Lupo e Crabu al night
Claudia
Come bestie allo zoo
Note di regia
Immagina una città che potrebbe essere la tua. Immagina dei palazzi una periferia che vedi solo da lontano mentre sfrecci con la tua auto. Immagina delle persone che vivono dentro uno di quei palazzi. Infine immagina di essere tra loro e di sentirti come una bestia allo zoo.
“In un certo senso questo si sposava bene con l’idea che avevamo della città. Ci eravamo cresciuti dentro, da quando eravamo bambini. In quelle strade ci avevamo giocato a pallone, ci siamo scambiati le figurine. Ci siamo raccontati i nostri segreti. Ci stavamo stretti e comodi allo stesso tempo. Eravamo come bestie allo zoo”, racconta Crabu (Alessandro Pani ) che insieme a Garau (Filippo Salaris) e Claudia (Francesca Saba), è uno dei tre personaggi che danno vita al testo, a cavallo tra la commedia e la tragedia esistenziale.
In questo spettacolo, ambientato nella città di Cagliari, gli Artisti Fuori Posto indagano sulle dinamiche umane che portano all’odio all’interno di una città multietnica, in cui la convivenza forzata e la povertà generano illegalità. Presentano uno spaccato di vita che disegna un mondo in cui tutti sono vittime e tutti sono carnefici di qualcun altro. Perché, come dice uno dei personaggi, Garau “siamo tutti i negri di qualcuno” e se non vuoi essere schiacciato devi trovare qualcuno da schiacciare, in una costante e animalesca lotta tra gli ultimi per diventare i penultimi.
Sinossi
Luca Garau, noto nell’ambiente della malavita cagliaritana come il Lupo a causa della sua ferocia, è uscito da qualche giorno dal carcere dopo aver scontato una condanna di un anno per spaccio di stupefacenti. Garau è al telefono, passeggia avanti e indietro nel corridoio mentre sua moglie Claudia (che intanto ha avuto una bambina che ha ormai 6 mesi) e il suo amico fraterno Gianni Cabras lo attendono per pranzare insieme.
Ad aver chiamato il Lupo è il suo capo, il Continentale, che vuole indietro i soldi della droga sequestrata al momento dell’arresto. Garau non ha questi soldi, ma decide con Gianni (noto Crabu) di farsi restituire un debito da Mahmud Abdullahi, pusher nigeriano che si è sostituito a lui nel traffico di droga. Naturalmente l’unico modo per riavere il denaro è usare la violenza, quindi decidono di organizzare un agguato a danno di Mahmud.
Niente andrà come previsto e la spirale dell’odio porterà i personaggi ad azioni inaspettate.
scritto e diretto da Filippo Salaris
con Alessandro Pani, Francesca Saba e Filippo Salaris
musiche originali di Michele Marescutti
voce fuori campo Piero Murenu
luci e fonica Ivano Cugia