L’antico borgo di Desulo, abbracciato dalle montagne a quasi 900 metri d’altezza, ha ospitato per la prima volta la magia del teatro tra i suoi vicoli. La natura rigogliosa, le tradizioni secolari e i panorami mozzafiato hanno fatto da cornice alla prima edizione del festival “IMPRONTE – Teatri della montagna“, che si è svolto dal 19 al 25 Agosto 2019.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Desulo e dalla Comunità montana del Gennargentu-Mandrolisai e organizzata dalla compagnia teatrale Artisti Fuori Posto, ha trasformato l’affascinante borgo in un palcoscenico a cielo aperto, dove spettacoli e laboratori gratuiti hanno preso vita.
Il festival ha preso il via con i percorsi di formazione dedicati ai più piccoli. “Palco giochi”, il laboratorio di teatro per bambini fino ai 10 anni condotto da Piero Murenu, ha visto i giovani partecipanti esplorare la propria creatività attraverso il gioco teatrale. Parallelamente, “Cinelab” ha permesso agli adolescenti di scoprire l’arte del cinema, sperimentando con la macchina da presa. Anche gli adulti hanno trovato il loro spazio con “Play T”, un workshop che ha stimolato l’espressività dei partecipanti attraverso divertenti improvvisazioni.
Dal 23 Agosto, la suggestiva Piazza Sant’Antonio si è animata con gli spettacoli serali. Le risate hanno conquistato il pubblico durante lo spettacolo di cabaret “Hard on – guida galattica per rimorchiare”, interpretato dagli attori Alessandro Pani e Filippo Salaris. La serata del 24 Agosto ha visto protagoniste Francesca Saba e Matteo Sau con il loro intenso “Senza Zucchero”, uno spettacolo che ha emozionato il pubblico con uno sguardo poetico sull’universo femminile. Il festival si è concluso il 25 Agosto con lo spettacolo per ragazzi “Alla ricerca dei nuragici” della compagnia Origamundi, dove Ivano Cugia, Andrea Gandini ed Eliana Carrus hanno incantato grandi e piccini con un viaggio nella storia della Sardegna.
Questa prima edizione ha trasformato Desulo in un luogo di incontro dove arte, cultura e comunità si sono intrecciate, creando ricordi che resteranno impressi nella memoria collettiva del borgo.