corso dizione italiana cagliari

Perché frequentare un Corso di Dizione?

Se vi siete posti la domanda “A che serve la dizione italiana?” è probabile che vi troviate alle prese con un provino, un incontro importante di lavoro, dobbiate presentare una relazione ad un pubblico, o più semplicemente siete curiosi e affamati di conoscenza. Partiamo da una premessa: la lingua italiana è incredibile e pronunciarla, oltre che scriverla, correttamente è un sintomo della passione ardente che pervade chi si avvicina allo studio della dizione.

Sicuramente non tutti nutrono la stessa passione, alcuni potrebbero addirittura essere totalmente contrari al suo apprendimento e dire:

“Non voglio imparare la dizione perché risulterei finto, a me stesso e agli altri.”

Ci spiace dire che questa affermazione è la diretta conseguenza della mancata conoscenza dell’argomento. Ecco spiegato il perché:

  1. Il sentirsi finti o fuori contesto è un problema in cui ci si può imbattere nelle prime fasi dell’apprendimento, quando ancora si ha la necessità di rivolgere gran parte dell’attenzione al “come” si pronunciano le parole, a discapito del loro significato e della loro valenza emotiva. Il tutto è risolvibile nei primi due mesi di studio, che sono un lasso di tempo brevissimo a fronte di un’ abilità che sarà nostra per tutta la vita.

  2. Quando vediamo in TV o al Cinema un film straniero doppiato in italiano, i doppiatori ci sembrano forse finti? Per nulla. Anzi siamo soliti invidiare il timbro e l’espressività di una voce o di un’altra.

microfono

La verità è che se qualcuno parla di fianco a noi con una corretta dizione, al bar per esempio, non ci accorgiamo coscientemente di come questa persona pronunci questo o quell’altro vocabolo, ma il suo modo di esprimersi attrae positivamente la nostra attenzione e siamo più disponibili all’ascolto del messaggio veicolato dalla sua voce.

Quando si intraprende una carriera che prevede un contatto diretto col pubblico o con i clienti, come nel caso dei presentatori, degli attori, degli speaker radiofonici o frontman aziendali, ci si interessa maggiormente al modo in cui ci si esprime e lo studio della dizione è un passaggio quasi forzato se si ha voglia di crescere e migliorarsi.

Possiamo concludere che la dizione e l’uso cosciente della nostra bella lingua sia un’opportunità per tutti di crescita personale, che non comporta la rinuncia della propria identità regionale, ma piuttosto l’arricchimento di essa aprendoci ad identità altre .

Saremo più incisivi, più coinvolgenti, più versatili e più piacevoli alle orecchie dei nostri ascoltatori.