B. Oltre il mito

di e con Francesca Saba

musiche di Billie Holiday

Note di regia

“Si dice che nessuno canti le parole ‘fame’ e ‘amore’ come le canto io.
Forse perché so cosa hanno voluto dire entrambe per me.”
Billie Holiday è considerata una delle cantanti migliori della storia del jazz. Lanciata da Benny Goodman, ha calcato la scena jazz degli anni trenta e quaranta collaborando con alcune delle più importanti band dell’epoca.
Ma “Lady”, come iniziarono a chiamarla tutti, diviene anche un simbolo per la lotta alla segregazione. Le umiliazioni subite, la porteranno ad incidere uno dei brani simbolo della protesta contro il linciaggio della popolazione afroamericana, Strange Fruit, un brano doloroso, crudo e che per diverso tempo le radio americane si rifiuteranno di passare.
All’interno dello spettacolo si racconta la storia di una delle figure più iconiche della storia della musica ma non solo.
Si racconta la donna, Eleaonora Fagan ( il suo nome originale), orgogliosa, determinata, rivoluzionaria e vulnerabile, pericolosamente vulnerabile.
Sullo sfondo l’America degli anni ’30 e ’40, con le sue contaddizioni politiche, storiche e terreno fertile per la nascita del jazz, del blues e dello swing.
“Sedici anni prima che Rosa Parks si rifiutasse di cedere il suo posto sull’autobus per l’Alabama ad un bianco, Billie cantò Strange Fruit, sapendo bene quanto le sarebbe costato. Era una combattente.”